Bonus mobili 2023

Marco Pagliarusco Pubblicato da Marco Pagliarusco
il 14 gennaio 2023 | 4 minuti di lettura

Dopo varie vicissitudini, annunci e smentite, il Bonus Mobili ed elettrodomestici è stato confermato anche per il 2023; una misura ormai nota in Italia da qualche anno che consente ai consumatori di detrarre la metà dei costi sostenuti per l’acquisto di mobili per la casa e grandi elettrodomestici, destinati all’arredo di un immobile abitativo ristrutturato.

Nel testo approvato della Legge di Bilancio 2023 e già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il tetto di spesa è stato alzato a 8 mila euro. In questo modo decade il limite di 5.000 euro, come era stato precedentemente previsto. Tale cifra – 5.000 euro – varrà a partire dal 2024.

 

Come funziona

Il bonus offre, in sostanza, la possibilità di beneficiare di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di un mobile o di un grande elettrodomestico, a patto però che questi rientrino in determinate categorie specifiche. Il bonus è valido, infatti, solo se si effettuano ristrutturazioni e riguarda qualsiasi ambiente della casa, ma non è assolutamente ammesso in caso di nuove abitazioni, acquisto della prima casa oppure casistiche in cui si demolisca per poi ricostruire ex-novo.

Il 50% di detrazione IRPEF va calcolato, considerando gli acquisti di mobili ed elettrodomestici nella loro totalità, su un importo massimo di 8.000 euro per spese sostenute nel 2023 e sarà portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi nel Modello 730 oppure nel modello REDDITI Ex unico, a partire dall’anno successivo.

Come negli anni passati, la detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali di pari importo. Non è necessario che l’intervento di ristrutturazione sia “massiccio”: basta che nell’immobile siano stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi o di manutenzione ordinaria (solo sulle parti comuni). Per tali opere deve essere stato richiesto il bonus ristrutturazioni.

Se, quindi, venissero spesi 7.000 euro per rinnovare gli arredi nel 2023, 3.500 euro saranno recuperati sotto forma di detrazioni Irpef nel 2023.

 

Cosa si può acquistare con il Bonus Mobili?

La detrazione spetta per le spese sostenute per l’acquisto di: mobili nuovi, grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavastoviglie) per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili le cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Insomma, è possibile detrarre tutto ciò che serve per arredare e la casa.

Un’ulteriore buona notizia è che nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese relative siano tracciabili.

 

Cosa occorre per usufruire della detrazione?

L’acquisto dei beni, per ottenere il bonus mobili 2023, deve essere successivo all’inizio dei lavori. Invece, è indifferente se le spese per la ristrutturazione siano sostenute dopo aver acquistato gli arredi per l’immobile.

Altrettanto importante è che la data di fine lavori non oltrepassi invece quella di scadenza dell'agevolazione, stabilita dall’Agenzia delle Entrate al 31 dicembre dell’anno durante il quale s’intende beneficiare del bonus.

Per ottenere questo sconto fiscale è necessario che il contribuente realizzi una ristrutturazione edilizia, che può essere sia sulla singola unità immobiliare sia su più parti comuni di edifici, purché siano residenziali.

Le modalità per usufruire del Bonus Mobili rimangono le stesse del passato. Innanzitutto i pagamenti devono essere tracciabili, quindi effettuati con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

 

Quali sono i documenti da conservare?

I documenti da conservare sono: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente); le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

 

Grazie a questo vantaggioso bonus, vale la pena puntare sulla qualità, ad esempio acquistando da Naturalmente Legno una cucina esclusiva dotata di elettrodomestici di ultima generazione. 

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Topic: cucina

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