Lavastoviglie: come scegliere un’alleata perfetta in cucina

Marco Pagliarusco Pubblicato da Marco Pagliarusco
il 4 novembre 2022 | 6 minuti di lettura

Da quando è entrata molti anni fa nelle nostre cucine, la lavastoviglie non ne è più uscita!

Lavare i piatti non è mai stato particolarmente divertente, ammettiamolo.

La lavastoviglie, al suo esordio nel panorama degli elettrodomestici, ha rappresentato una piccola rivoluzione domestica.

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Anziché perdere tempo ed energie nel lavare pile di piatti a mano, ci si poteva finalmente dedicare ad attività più piacevoli. Niente male!

La lavastoviglie è riuscita a ridurre decisamente i tempi di lavaggio delle stoviglie e limitare in modo considerevole i consumi idrici ed elettrici. Due aspetti da non minimizzare, soprattutto considerando i ritmi frenetici a cui siamo abituati, ma che, al contrario, dovrebbero far comprendere i vantaggi di avere un elettrodomestico di questo tipo in casa.

D’altronde, come rinunciare alla comodità di una macchina che lava, deterge e igienizza pentole e stoviglie al posto nostro?

Da elettrodomestico irrinunciabile qual è, la lavastoviglie va scelta con attenzione, ponderando bene le caratteristiche tecniche ed estetiche.

 

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Gli aspetti più importanti da tenere d’occhio nella scelta della lavastoviglie sono:

L’EFFICIENZA ENERGETICA

Elemento fondamentale in chiave di contenimento dei consumi.

Tenete presente il consumo di energia, acqua e detersivo. Detto questo le lavastoviglie sono considerate più economiche ed ecologiche del lavaggio a mano. I modelli più avanzati usano circa 6 litri d’acqua in confronto ai 40 necessari per lavare le stoviglie a mano. La lavastoviglie è concepita in modo da gestire le risorse idriche in modo ottimale, limitando sia la bolletta che la dispersione di un bene prezioso come l’acqua.

Le lavastoviglie moderne sono molto efficienti e usano poca acqua ed energia per lavare un pieno carico; grazie ai sensori analizzano il grado di sporcizia nell’acqua di lavaggio e calcolano il programma e la temperatura per ottenere il massimo risparmio energetico e il miglior risultato possibile. I programmi intensivi, normali ed ecologici sono forse quelli usati più comunemente, anche se un lavaggio veloce è comodo per piccoli carichi e un programma a 40°C è adatto al lavaggio di bicchieri e stoviglie delicate. Gli apparecchi con due spruzzatori rotanti, posti in alto e in basso, vi consentono di ottenere i risultati migliori, mentre un efficace sistema di filtri rimuove cibo e scorie dall’acqua di lavaggio.

 

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LA CAPIENZA
Molto dipende ovviamente da quanti coperti dovrete lavare. Una classica da 12 coperti è adeguata al fabbisogno quotidiano di un nucleo di quattro persone che consumano tre pasti in casa. Le lavastoviglie slim sono perfette per single e coppie e hanno la capienza giusta per 9-10 coperti. La lavastoviglie standard va dai 12 ai 14 coperti mentre quelle di larghezza superiore hanno capienza fino a 16 coperti.

ORGANIZZAZIONE INTERNA
Sia nel caso delle lavastoviglie slim che di quelle standard, a decretare la maggiore o minore capacità di carico è anche l’organizzazione interna, ossia il numero e il tipo di cestelli presenti.
- Lavastoviglie a due cestelli
Nelle lavastoviglie a due cestelli (sia slim che standard), i cestelli a disposizione per il carico sono appunto due, di cui uno solitamente dotato di cestino estraibile per le posate.
- Lavastoviglie a tre cestelli
I modelli di nuova generazione o di fascia medio-alta sono invece dotati di tre cestelli: in aggiunta ai classici due per il carico di piatti, pentole e tegami, c’è un terzo cestello, generalmente situato nella parte superiore dell’elettrodomestico, che è deputato ad accogliere utensili da cucina e posate. I tre cestelli (e la conseguente assenza del cestello posate nel vano inferiore) ottimizza lo spazio, migliora l’organizzazione e fa aumentare la capacità, elevando le slim a 10 coperti e le standard a 14.

 

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SISTEMI DI ASCIUGATURA
Nelle lavastoviglie più datate la serpentina sul fondo della macchina, oltre ad essere responsabile del riscaldamento dell’acqua, viene riscaldata anche durante l’asciugatura per rendere più veloce il processo di evaporazione dell’acqua residua dai piatti.
Si tratta però di un metodo molto dispendioso dal punto di vista energetico.
Le nuove lavastoviglie utilizzano infatti metodi di asciugatura basati sull’evaporazione naturale.
L’ultimo risciacquo viene eseguito con acqua ad alta temperatura che, scaldando bene le stoviglie, permette al calore da queste trattenuto di far evaporare il residuo d’acqua al termine del risciacquo.

PROGRAMMI E FUNZIONI
Una lavastoviglie di medio-alta qualità possiede all’incirca 8-9 programmi di lavaggio.
Tra i più comuni troviamo:
- Programma completo ad alta temperatura, comprensivo di prelavaggio e asciugatura
- Quotidiano: più breve del ciclo completo perché senza prelavaggio
- Cristalli: ciclo di lavaggio ideale per lavare e asciugare bicchieri e altre stoviglie in vetro o cristallo senza lasciare aloni
- “Eco”: ciclo di lavaggio effettuato a temperature più basse e con minore consumo di acqua
I modelli più avanzati, come accennato, integrano alle funzioni tipiche della lavastoviglie anche le tecnologie wireless, che permettono di avviare/spegnere il lavaggio, controllare il funzionamento ed effettuare addirittura la diagnostica tramite App in caso di guasto.

 

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Speriamo questo articolo ti sia stato utile!
Se stai pensando di cambiare la tua lavastoviglie o rinnovare la tua cucina, contattaci per una consulenza senza impegno!

 

 

 

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Topic: cucina, Arredare su misura, Interior Design, Elettrodomestici

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